Usiamo i LEGO
per supportare il linguaggio!
Chi non ha mai giocato con i LEGO almeno una volta nella vita?
I blocchi LEGO sono uno dei giochi più famosi al mondo e migliaia di bambini, ed adulti, ci giocano ogni giorno.
Perché piacciono così tanto?
I LEGO sono adattabili, colorati, stimolano la creatività e l’ingegno dei bambini che possono scegliere di creare sempre nuove costruzioni. Con i LEGOnon ci si annoia di certo!
Ma se ti dicessi che i LEGO possono essere anche usati nel supportare il linguaggio del tuo bambino?
Vediamo come:
Nel 2004 il neuropsichiatra Daniel LeGoff ha inventato un modo innovativo per supportare la comunicazione sociale e il linguaggio, la “LEGO-based Therapy”.
Questo approccio è in grado di supportare molti aspetti della comunicazione e del linguaggio attraverso il gioco, permettendo ai bambini di imparare divertendosi.
Come si gioca?
Il gioco prevede tre giocatori che devono lavorare insieme per costruire il miglior modellino Lego.
Il genitore può prendere il ruolo di giocatore nel caso ci fossero due bambini, oppure potrebbe essere un aiutante e mediatore nel caso ci fossero tre bambini.
Ogni giocatore ha un ruolo specifico:
- L’Ingegnere legge o guarda le istruzioni (o immagini) ed ha il compito di comunicare agli altri due giocatori quali pezzi vanno dove.
- Il “Fornitore” ascolta le istruzioni dell’ingegnere e dà i pezzi giusti al costruttore.
- Il “Costruttore” prende i pezzi dal fornitore ed ascolta le istruzioni dell’ingegnere sul modo in cui metterli.
Si può anche giocare in due: in quel caso uno dei giocatori aggiunge al suo ruolo anche quello del fornitore (ingegnere+fornitore oppure fornitore+costruttore).
Se vuoi giocare da solo/a con il tuo bambino, ti consiglio di fare una partita dove tu sei l’ingegnere+fornitore e lui il costruttore, e una seconda partita dove tu sei il costruttore+fornitore e lui l’ingegnere.
Ecco un esempio del gioco in se:
L’ingegnere deve spiegare come costruire questa torre colorata.
Lui sarà l’unico giocatore a poter vedere le istruzioni (gli altri non potranno neanche sbirciare), quindi dovrà essere molto attento a spiegare bene i vari passaggi.
L’ingegnere dice: “Abbiamo bisogno di un blocco quadrato blu con quattro pallini, e un blocco quadrato rosso con quattro pallini”
Il fornitore quindi dovrà cercare i due blocchi nella scatola dei lego, e li darà al costruttore.
L’ingegnere dice: “Metti il blocco rosso sopra il blocco blu”
Il costruttore deve essere in grado di capire l’istruzione e di eseguirla.
E così via finché il modellino non è terminato.
Sembra un gioco da ragazzi, vero?
Invece no, ti posso garantire che senza un’attenzione, memoria e linguaggio adeguati il compito diverrà pressoché impossibile.
Cosa stiamo allenando attraverso questo gioco?
Comprensione del linguaggio (linguaggio ricettivo):
Il bambino dovrà ascoltare, capire e seguire delle istruzioni che contengono un minimo di tre parole chiave (es. “Prendi il pezzo quadrato rosso grande” oppure “Metti il triangolo arancione sopra il rettangolo blu”).
Attenzione e Memoria:
Il bambino dovrà prestare attenzione per dare l’informazione giusta, oppure essere attento e mantenere l’informazione verbale nella sua memoria di lavoro per seguire l’istruzione in modo corretto.
Linguaggio espressivo (vocabolario e grammatica):
Il bambino dovrà utilizzare un vocabolario ampio fatto di colori, forme, numeri. Inoltre dovrà avere una buona grammatica per essere in grado di esprimere e comprendere la posizione dei blocchi (ad esempio conoscere le preposizioni – sopra, sotto, accanto).
Comunicazione sociale:
A volte, potrebbero esserci (o per meglio dire, ci saranno) delle situazioni avverse da superare.
Un esempio sarebbe se l’ingegnere non riuscisse a dare la corretta informazione (potrebbe scordare un elemento chiave). Questa è la giusta occasione per insegnare agli altri due giocatori come chiedere spiegazioni, o la ripetizione della frase, se non sono sicuri di qualcosa (importantissimo a scuola).
Un altro esempio potrebbe essere il caso in cui l’ingegnere dà l’informazione giusta e il fornitore o il costruttore non capiscono. Queasta potrebbe essere un’occasione per insegnare come ripetere o cambiare la frase in modo che l’altra persona possa capire.
Condivisione, alternanza dei turni e risoluzione dei conflitti:
I bambini imparano a lavorare insieme per un obiettivo comune (costruire qualcosa insieme). In questo gioco non ci sono vincitori, si vince tutti al completamento del modellino. I bambini, inoltre, lavoreranno sull’attesa e sull’alternanza dei turni, poiché è impossibile continuare a costruire se l’altro non ha finito il suo turno.
Bene, questa è una piccola introduzione su come effettivamente i LEGO possono essere un alleato fondamentale nel nostro percorso di supporto del linguaggio.
Per avere ulteriori informazioni in merito, non esitare a contattarmi qui.
Per conoscere altri giochi che ti aiuteranno a supportare il linguaggio del tuo bambino, invece, partecipa al mio parent training…
Ti aspetto!