Mio figlio non capisce?

Ecco tre consigli.

 

Tuo figlio ha difficoltà a capire istruzioni semplici? A volte non sei sicuro che comprenda tutto ciò che gli è attorno?

In questo articolo voglio darti dei consigli per aiutarti a capire da cosa derivano le difficoltà di comprensione e supportare tuo figlio a comprendere concetti sia semplici che complessi.

Come già accennato qui, possiamo dividere il linguaggio in due sottocategorie: il linguaggio ricettivo (comprensione linguistica) e il linguaggio espressivo (espressione linguistica).

Un individuo deve avere entrambe queste abilità per essere in grado di comunicare con gli altri.

Sebbene parlare, conversare, possa sembrarci semplice (insomma, che ci vuole a chiedere “Mi passi l’acqua” a qualcuno?) in realtà comprende svariate abilità a cui non facciamo caso, ma che sono i pilastri portanti della conversazione.

Vediamo cosa succede quando due persone parlano:

  • Il mittente manda il messaggio [“Mi passi l’acqua?”]
  • Il suono viaggia e – se non ci sono barriere che gli impediscono di diffondersi, come rumori di sottofondo o una porta chiusa – arriva all’orecchio del ricevente (abilità uditiva)
  • Il ricevente deve avere la sua attenzione sul messaggio e trasformare il suono in parole (elaborazione uditiva). Inoltre, deve essere in grado di conoscere il significato delle parole che ha sentito (abilità linguistica), e mantenere quell’informazione nella sua memoria per il tempo necessario per elaborare una risposta
  • Il ricevente elabora una risposta adatta alla domanda e manda il messaggio, mentre esegue l’azione [“Ecco a te”].

 

Udito, attenzione, elaborazione uditiva, abilità linguistica e memoria sono elementi chiave nella comprensione del messaggio. Se uno, o più, di questi elementi non funziona, il ricevente avrà molta difficoltà a capire il messaggio.

La difficoltà di comprensione influisce considerevolmente sul linguaggio espressivo: in modo che una persona sia in grado di esprimere un determinato concetto, e necessario che lo abbia compreso ed appreso.

Ecco dunque alcune strategie per permettere a tuo figlio di comprendere a pieno il messaggio che gli stai inviando.

Mettiti Faccia a Faccia e Diminuisci le Distrazioni:

Immagina di essere seduto in macchina sul sedile posteriore, con la radio accesa, e di avere una conversazione con il guidatore (che naturalmente non può girarsi per parlare con te) – quali sono le probabilità che tu capisca il 100% di quello che dice il guidatore?

 

L’impossibilità di guardare l’interlocutore in viso, la musica alta, la posizione del guidatore che non permette al suono di viaggiare verso dietro sono tutti elementi che rendono la comprensione più difficile.

 

Quando parli con tuo figlio:

  • Cerca di diminuire tutti questi elementi distraenti, quali radio, TV, rumori di sottofondo.
  • Cattura la sua attenzione prima di dare un’istruzione, magari chiamandolo per nome [fai una prova, invece di dire “Metti le scarpe a posto, Marco”, prova a dire “Marco, metti le scarpe a posto”].
  • Mettiti faccia a faccia con lui, in modo tale da trasmettere anche le espressioni del viso e permettere di leggere il labiale.

 

Mantieni le tue istruzioni corte e semplici, e chiedi di ripeterle prima di portarle a termine.

Cerca di mantenere le tue istruzioni di una lunghezza adeguata all’età del tuo bambino. Messaggi brevi, con poche parole chiave riescono ad arrivare meglio rispetto a messaggi lunghi.

Se per esempio parlando con un adulto questo messaggio arriverebbe di sicuro: “Per cortesia, potresti mettere le scarpe rosse che usi per lavoro nel secondo ripiano dell’armadio all’ingresso”, sarebbe un po’ troppo complicato per un bambino di 5 anni.

Allo stesso modo, se questo messaggio sarebbe sicuramente compreso da un bambino di 5 anni: “Metti le scarpe rosse nell’armadio”, sarebbe comunque complesso per un bambino di 2, che è in grado di capire la frase “Scarpe a posto” solo se la mamma indica prima le scarpe e poi l’armadio.

Per questo motivo, se il tuo bambino fa fatica a comprendere frasi lunghe e complesse, semplificale utilizzando solo poche parole chiave.

Chiedendo di ripetere l’istruzione prima di portarla al termine poi è un modo per capire se nostro figlio ha capito davvero.

 

 

Utilizza il supporto visivo.

I supporti visivi sono parte integrante della nostra realtà adulta, basti pensare al semaforo, al calendario, alle icone di un sito web, al segno della metro. I simboli sono riconoscibili e ricchi di significato (sappiamo che una porta deve rimanere chiusa quando c’è il simbolo “antincendio” su di essa).

Il supporto visivo può aiutarti nel far comprendere un messaggio anche piuttosto complicato e astratto al tuo bambino.

Per esempio, una lavagnetta “Now/Next” dove si disegna cosa il bambino deve fare adesso e cosa deve fare dopo, è un aiuto fondamentale per supportare determinate attività (per esempio se il tuo bambino non ama fare il bagno ma ama la storia della buonanotte, fargli capire che dopo il bagno ci sarà la storia attraverso la lavagnetta “Now/Next” potrebbe invogliarlo a fare il bagno)

 

Per oggi è tutto!

Fammi sapere se questi consigli ti sono stati utili e contattami qui per maggiori informazioni.