Giochi che stimolano il linguaggio:
i Barrier Games
Hai mai giocato a Battaglia Navale?
Sai che il principio di questo gioco è utilizzato anche in alcuni giochi che possono allenare il linguaggio ricettivo, il vocabolario e le abilità sociali dei bambini?
Oggi ti voglio parlare proprio di questi giochi, che in inglese sono chiamati “Barrier Games”, che letteralmente significa “Giochi Barriera”.
I Barrier Games sono giochi super adattabili alle competenze linguistiche dei bambini, dunque è possibile utilizzarli con bambini di tutte le età.
Cosa serve per giocare:
- Una Barriera, che può essere formata da una lavagnetta, una cartellina oppure anche un libro aperto messo in verticale.
- Due set di gioco completamente identici: ad esempio due copie di un disegno da colorare con due set di pennarelli dello stesso colore, oppure gli stessi pezzi di Duplo o Lego.
- Un po’ di immaginazione!
Come si gioca:
I due giocatori siedono al tavolo e posizionano la barriera tra di loro, uno dei giocatori dice cosa si deve fare, ed entrambi i giocatori devono farlo.
Ad esempio, se si ha un disegno da colorare, il primo giocatore potrebbe dire: “Coloriamo il tetto della casa di colore rosso!”. Quando entrambi i giocatori avranno finito di svolgere l’azione, dovranno alzare il foglio per controllare se hanno fatto la stessa cosa.
Nel nostro caso, specialmente all’inizio, noi genitori possiamo prendere il ruolo del giocatore che dà le istruzioni, e il nostro bambino dovrà seguirle.
Man mano che imparano le regole di questo gioco, però, possiamo anche scambiarci i ruoli e permettere al bambino di darci le istruzioni.
Consigli utili per giocare:
#1: Adatta il gioco al livello linguistico del tuo bambino.
Questo è un consiglio adattabile ad ogni gioco, ma ai barrier game in particolare. Prima di iniziare, dobbiamo capire a che livello è il linguaggio del nostro bambino.
Se il nostro bambino sa i colori ma non si ricorda i nomi degli animali, possiamo strutturare il gioco su quello, per esempio chiedergli di colorare certi animali di un determinato colore (“Colora il pesce di giallo”). Sarebbe diverso però se il nostro bambino non conoscesse bene i colori, e in quel caso dovremmo scegliere qualcosa di più facile.
#2: Segui l’interesse del tuo bambino.
Fai in modo che il gioco sia sempre interessante e divertente per il tuo bambino. Cambia i turni, una volta sarai tu quello che dà le istruzioni, la volta successiva sarà lui, in modo che il gioco rimanga vario e motivante. Decidi con lui il disegno da colorare oppure se vuole usare il pongo, i Lego o i Duplo.
#3: E se non c’è la barriera?
Se non c’è la barriera, non disperare, puoi comunque giocare ai barrier games in modi alternativi.
Ad esempio, tu e il tuo bambino potete sedere in due parti distanti della stanza (fai attenzione che la comunicazione non sia affetta dalla distanza – è importante che il tuo bambino senta tutte le parole delle tue direzioni), oppure schiena a schiena.
Oppure puoi utilizzare il telefono o l’ipad, con i quali tu potrai vedere un disegno già colorato oppure un modello lego già costruito e potrai dire al tuo bambino cosa deve fare.
Quali abilità supportiamo grazie a questi giochi?
- Attenzione e Memoria: il bambino dovrà essere attento a quello che dici e mantenerlo nella sua memoria per poterlo svolgere.
- Linguaggio Ricettivo: il bambino dovrà comprendere quello che tu gli dici.
- Abilità sociali: il bambino avrà l’opportunità di chiedere di ripetere, o di dire che non ha sentito o capito l’istruzione; in questo modo potrà acquisire le abilità sociali che saranno importanti per lui anche nel contesto scolastico.
Queste sono le caratteristiche di uno dei giochi a cui gioco di più con i miei pazienti di tutte le età, perché è talmente flessibile che può essere adattato a svariati livelli.
Spero ti sia piaciuto e fammi sapere se ti piacerebbero altre idee pratiche di Barrier Games da utilizzare con i tuoi bambini.